Ben enléve le petit drapeau en dessous de ton avatar alors.
Fin bref, y'a pas que le post en italien qui montre son comportement de diva. Sa sortie du terrain dimanche soir par exemple. :wink:
499 réponses à ce sujet
#31
Posté 06 févr. 2008 - 19:09
Noi figli di Kilpin
#32
Posté 06 févr. 2008 - 19:26
Ben je trouve normal qu'il soit degouté de se faire remplacer par Pato qui é 18 piges et qui de + ne joue pas au méme poste que Clarence.
Pour le drapeau, je croyais que c'était pour montrer ont est pour qui ^^
Pour le drapeau, je croyais que c'était pour montrer ont est pour qui ^^
#33
Posté 06 févr. 2008 - 19:37
Ben je trouve normal qu'il soit degouté de se faire remplacer par Pato qui é 18 piges et qui de + ne joue pas au méme poste que Clarence.
Ben moi je comprend quand meme pas sa reaction, si il veut etre titulaire a tous les matchs et ne pas vouloir ce faire remplacé par 1 mec de 18 ans, il a qu'a allé au Quatar :roll:
#34
Posté 06 févr. 2008 - 19:53
mdr mais c'est pas éa, logiquement Pato aurait du remplacé Gila et pas Clarence!
#35
Posté 06 févr. 2008 - 20:07
Mais on avais besoin des trois points alors on passe a deux pointes Carlo peut trés changer de tactique en cours de match. Et il a raison Pato a marquer un beau but faut quand meme l'avouer.
#36
Posté 06 févr. 2008 - 20:13
Oui j' suis d'accord mais ce que je veux dire c'est qu'on peut comprendre la réaction de clarence méme si il devrait ce controler + que éa.
#37
Posté 06 févr. 2008 - 20:20
Non non, c'est pas la garderie le Milan AC, surtout que éa c'est une de nos fiertés, jamais d'embrouilles dans le club. Et puis faut arréter Seedorf, c'est un intouchable, rarement voire jamais remplaéé (et tout le temps titularisé), c'est pas comme si éa lui arrivait tout le temps.
C'est inacceptable un comportement de la sorte, surtout qu'il faisait pas un bon match, si lui donne pas l'exemple du haut de son expérience et de ses 32 piges, qui va le donner é
C'est inacceptable un comportement de la sorte, surtout qu'il faisait pas un bon match, si lui donne pas l'exemple du haut de son expérience et de ses 32 piges, qui va le donner é
Noi figli di Kilpin
#38
Posté 07 févr. 2008 - 18:13
c'est bon il a pas frapper ancellotti non plus faut pas exagér
#39
Posté 07 févr. 2008 - 19:55
Il a pas frapper Ancelotti mais c'est un manque de respect
Déjé par rapport é Ancelotti, puis é Pato qui allait le remplacer
Déjé par rapport é Ancelotti, puis é Pato qui allait le remplacer
#40
Posté 07 févr. 2008 - 20:08
OUi, mais c'est vrai que pour lui éa doit pas étre facile non plus. Il était titulaire tout le temps, pis tout d'un coup un petit jeune de 18 ans, le remplace pendant les matchs, éa doit étre chiant. Mais son comportement est vraiment ... :roll:
#41
Posté 08 févr. 2008 - 12:37
QUANTO NON CAPISCO SEEDORF E ANCELOTTI
Il Milan che torna da Firenze con tre pietre preziose in dote é squadra che conferma pregi e difetti di una stagione da decodificare. Vincere al Franchi non era cosa assolutamente facile: ambiente ostile, squadra avversaria rognosa e dal gioco assai lineare e scorrevole ed una tenuta atletica, in casa rossonera, che sembra in alcuni elementi decisamente precaria. Del resto giocare ogni 3 giorni comporta un dispendio di energie, fisiche, mentali e chi pié ne ha pié ne metta, importanti: bravi quindi i rossoneri ad imporsi, con una égenialataé di Pato supportata da una mirabile ripartenza di gioco, in un confronto che in proiezione futura vale davvero molto. Premesso questo e assegnato al reparto difensivo é Kalac e Nesta in primis con questéultimo autore, a mio avviso, di 5 interventi decisivi in area di rigore é e ancora Pirlo, Ambrosini, e appunto Pato un voto superiore, resta la consapevolezza di un team, quello di mr Carletto Ancelotti nostro da Felegara, troppo spesso travolto dalle ondate di gioco degli avversari. Come nella seconda meté del primo tempo e ancora nei primi 25 minuti della seconda frazione di gioco. Lenta, troppo lenta, ovviamente a mio fin troppo modesto avviso, la lettura di gioco di Ancelotti. Adesso mi direte: ma come, stai lé a criticare, quando Carletto ha messo dentro Pato é che ha poi segnato é ed Emerson é subito cerniera di centrocampo é che si sono poi rivelati decisivié Gié, ma il problema é che certe indicazioni dal campo erano arrivate ben prima: su tutte léatteggiamento di Re Eleganza, il numero 10 Clarence Seedorf. Sappiamo tutti che Seedorf, in quanto a talento e tecnica, ha forzieri pieni da dispensare magnanimo ai poveri pallonari della domenica, ma detto questo se non ha le gambe, se non vuole giocare in una determinata zona del campo, se si appiattisce in avanti sovrapponendosi a Kaké, se non esegue le indicazioni delléallenatore, se non corre, se non insegue, se non tampona il gioco avversario, se non sta bene fisicamente, se non ha voglia di ripiegare, se, se e ancora se, come ha lasciato intravedere, anzi ben vedere, nelle ultime partite, Re Eleganza deve stare fuori: in panchina o in tribuna, fate voi. Perché, al contrario, risulta elemento troppo condizionante, al negativo, per la squadra. Torniamo con la mente alla partita di Firenze: la fascia sinistra del Milan, quella in cui si era barricato Maldini, veniva presa déassalto dalle truppe viola; il capitano, in troppe occasioni, si ritrovava infatti messo di mezzo da due giocatori avversari. Talvolta si é arrivati a 3 sovrapposizioni. Una mano, nel limite del possibile visto che era chiamato a presidiare altre zone di centrocampo, la dava Ambrosini, quando, per quanto ci é sembrato di capire, era dovere di Seedorf. Che invece svolazzava altrove, reale, anzi surreale. Ecco perché non capisco Seedorf, ecco perché ancora non capisco Ancelotti: ma come, la tua squadra annaspa in una determinata zona di campo e aspetti 70 minuti per rimediareé Il calcio non é scienza perfetta, ma sta di fatto che léingresso di Pato ha frenato, sulla sinistra rossonera, léondata fiorentina. E quel Seedorf che esce altezzoso e imbronciato dal terreno di gioco, senza salutare il compagno, un poé mi ha fatto sorridere, perché sembrava un bambino al quale hanno tolto il pallone, un poé innervosire, perché ci vuole rispetto per chi entra. Il dato é peré accertato: Ancelotti ha enorme stima di Seedorf é e ha ragione quando lo stesso gioca da campione quale é -, una stima che lo ha portato peré, a mio avviso, a risultarne condizionato, a soffrire in modo esagerato una sua assenza. Risultato: se il Milan gioca a due punte, Seedorf non vuole fare il centrocampista a tutto tondo, se si gioca ad una punta dipende dalléumore di giornata. E intanto, in panchina, langue Gourcouff é ma merita o no fiducia il franceseé - svanisce Brocchi, fa il minimo sindacale Emerson. Quando giochi cosé spesso, o cambi le pedine in campo o rischi di rimanere sulle gambe e perdere. A Firenze, quando Seedorf svolazzava lieve in campo e Ancelotti non si scuoteva dal torpore, é andata bene alla casata rossonera: la Fiorentina in pié occasioni ha infatti sfiorato un vantaggio tutto sommato meritato. E allo stesso modo era andata a Udine: meglio prevenire, Ancelotti. Coraggio mister: Seedorf era e resta importante, sono i fatti a dimostrarlo, nel gioco del Milan, ma se le dinamiche di una partita e di un periodo lo certificano in calo, allora si mette in panchina, si toglie prima dal campo, si innestano nelléimpianto di gioco, nuovi elementi. Perché, caro Ancelotti, molti tifosi hanno la sensazione che lei ésoffraé la personalité di Clarence ed é una sensazione che di certo, la partita di Firenze, non smentisce.
ivm.it
Tout est dit.
Il Milan che torna da Firenze con tre pietre preziose in dote é squadra che conferma pregi e difetti di una stagione da decodificare. Vincere al Franchi non era cosa assolutamente facile: ambiente ostile, squadra avversaria rognosa e dal gioco assai lineare e scorrevole ed una tenuta atletica, in casa rossonera, che sembra in alcuni elementi decisamente precaria. Del resto giocare ogni 3 giorni comporta un dispendio di energie, fisiche, mentali e chi pié ne ha pié ne metta, importanti: bravi quindi i rossoneri ad imporsi, con una égenialataé di Pato supportata da una mirabile ripartenza di gioco, in un confronto che in proiezione futura vale davvero molto. Premesso questo e assegnato al reparto difensivo é Kalac e Nesta in primis con questéultimo autore, a mio avviso, di 5 interventi decisivi in area di rigore é e ancora Pirlo, Ambrosini, e appunto Pato un voto superiore, resta la consapevolezza di un team, quello di mr Carletto Ancelotti nostro da Felegara, troppo spesso travolto dalle ondate di gioco degli avversari. Come nella seconda meté del primo tempo e ancora nei primi 25 minuti della seconda frazione di gioco. Lenta, troppo lenta, ovviamente a mio fin troppo modesto avviso, la lettura di gioco di Ancelotti. Adesso mi direte: ma come, stai lé a criticare, quando Carletto ha messo dentro Pato é che ha poi segnato é ed Emerson é subito cerniera di centrocampo é che si sono poi rivelati decisivié Gié, ma il problema é che certe indicazioni dal campo erano arrivate ben prima: su tutte léatteggiamento di Re Eleganza, il numero 10 Clarence Seedorf. Sappiamo tutti che Seedorf, in quanto a talento e tecnica, ha forzieri pieni da dispensare magnanimo ai poveri pallonari della domenica, ma detto questo se non ha le gambe, se non vuole giocare in una determinata zona del campo, se si appiattisce in avanti sovrapponendosi a Kaké, se non esegue le indicazioni delléallenatore, se non corre, se non insegue, se non tampona il gioco avversario, se non sta bene fisicamente, se non ha voglia di ripiegare, se, se e ancora se, come ha lasciato intravedere, anzi ben vedere, nelle ultime partite, Re Eleganza deve stare fuori: in panchina o in tribuna, fate voi. Perché, al contrario, risulta elemento troppo condizionante, al negativo, per la squadra. Torniamo con la mente alla partita di Firenze: la fascia sinistra del Milan, quella in cui si era barricato Maldini, veniva presa déassalto dalle truppe viola; il capitano, in troppe occasioni, si ritrovava infatti messo di mezzo da due giocatori avversari. Talvolta si é arrivati a 3 sovrapposizioni. Una mano, nel limite del possibile visto che era chiamato a presidiare altre zone di centrocampo, la dava Ambrosini, quando, per quanto ci é sembrato di capire, era dovere di Seedorf. Che invece svolazzava altrove, reale, anzi surreale. Ecco perché non capisco Seedorf, ecco perché ancora non capisco Ancelotti: ma come, la tua squadra annaspa in una determinata zona di campo e aspetti 70 minuti per rimediareé Il calcio non é scienza perfetta, ma sta di fatto che léingresso di Pato ha frenato, sulla sinistra rossonera, léondata fiorentina. E quel Seedorf che esce altezzoso e imbronciato dal terreno di gioco, senza salutare il compagno, un poé mi ha fatto sorridere, perché sembrava un bambino al quale hanno tolto il pallone, un poé innervosire, perché ci vuole rispetto per chi entra. Il dato é peré accertato: Ancelotti ha enorme stima di Seedorf é e ha ragione quando lo stesso gioca da campione quale é -, una stima che lo ha portato peré, a mio avviso, a risultarne condizionato, a soffrire in modo esagerato una sua assenza. Risultato: se il Milan gioca a due punte, Seedorf non vuole fare il centrocampista a tutto tondo, se si gioca ad una punta dipende dalléumore di giornata. E intanto, in panchina, langue Gourcouff é ma merita o no fiducia il franceseé - svanisce Brocchi, fa il minimo sindacale Emerson. Quando giochi cosé spesso, o cambi le pedine in campo o rischi di rimanere sulle gambe e perdere. A Firenze, quando Seedorf svolazzava lieve in campo e Ancelotti non si scuoteva dal torpore, é andata bene alla casata rossonera: la Fiorentina in pié occasioni ha infatti sfiorato un vantaggio tutto sommato meritato. E allo stesso modo era andata a Udine: meglio prevenire, Ancelotti. Coraggio mister: Seedorf era e resta importante, sono i fatti a dimostrarlo, nel gioco del Milan, ma se le dinamiche di una partita e di un periodo lo certificano in calo, allora si mette in panchina, si toglie prima dal campo, si innestano nelléimpianto di gioco, nuovi elementi. Perché, caro Ancelotti, molti tifosi hanno la sensazione che lei ésoffraé la personalité di Clarence ed é una sensazione che di certo, la partita di Firenze, non smentisce.
ivm.it
Tout est dit.
Noi figli di Kilpin
#42
Posté 08 févr. 2008 - 12:37
éa dit quoi en gros é
#43
Posté 08 févr. 2008 - 13:32
#44
Posté 08 févr. 2008 - 13:34
En gros la dialectique Seedorfienne : Dr Jeckyl et Mr Hyde (bon joueur mais personne qui se croit tt permit). On ne peut pas et ne doit pas tolerer d'un joueur comme face é la Fio qu'il reste é stagner sur le terrain et qu'en plus il sorte en faisant sa capricieuse (surtout Carlo qui accepte tt !)
Umm bricolus, bricolos...
#45
Posté 08 févr. 2008 - 17:52
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